Come contenere l’ansia durante un discorso pubblico
Public speaker di professione, formatori, professionisti e rappresentanti, innovatori, studenti, dipendenti si trovano almeno una volta nella vita davanti a un pubblico a cui devono presentare un’idea o un progetto. Ciò non è facile considerando che parlare in pubblico è una delle paure più comuni degli esseri umani. Le motivazioni di questa fobia sono legate ad altre paure ossia quella di essere giudicati e di perdere la propria reputazione sociale. Esistono dei metodi che insegnano come parlare in pubblico e gestire l’ansia derivante dall’incapacità di auto controllarsi.
Le emozioni
L’ansia non è sempre negativa; essa si distingue in quella positiva, chiamata stress tonico, e quella negativa ossia stress tossico. Grazie a quella positiva, il cervello è stimolato, aumenta la concentrazione e la competizione, si generano risultati positivi e performance alte. Con quella negativa, invece, si cade in una condizione debilitante e da cui è difficile uscirne. Se non si impara a gestire le emozioni, si passerà in un breve tempo in agitazione, fobia e angoscia. Di seguito, si presentano alcuni consigli utili.
Le tecniche per gestire l’apertura dello speech
L’apertura del discorso è la fase più difficile perché proprio in questo momento il pubblico ha delle aspettative elevate e genera un’immagine mentale relativa all’oratore (la cosiddetta prima impressione) analizzando gli elementi di comunicazione verbale e non verbale che invia l’oratore. Tale immagine influenzerà positivamente o negativamente l’attenzione e l’orientamento verso di lui. è importante quindi realizzare un’entrata positiva e che non lasci trapelare le emozioni. Per fare questo, sono indispensabili le seguenti tecniche per parlare in pubblico:
- Visualizzare un esito positivo: è una tecnica psicologica di visualizzazione. Ciò spinge il cervello a non considerare la situazione in atto e immaginarne una positiva come, per esempio, tutto il pubblico entusiasta. Tale esito scompare automaticamente perché l’ansia diminuisce, si inizia a elaborare la situazione e ci si rilassa.
- visitare l’ambiente prima del discorso al fine di comprendere dove ci si può muovere e quali saranno gli strumenti a disposizione.
- preparare bene l’argomento a favore della sicurezza e confidenza.
- simulare lo speech e cronometrare il tempo in cui lo si espone.
Per imparare a parlare in pubblico saranno anche utili i seguenti consigli:
- Individuare le posizioni più comode che mantengano però il contatto visivo con il pubblico.
- Individuare una “faccia amica” ossia un individuo della platea che sorrida e annuisca a cui si può guardare quando altri visi sembrano opporsi.
- Training autogeno: si deve respirare bene diaframmaticamente. In questo modo, calano i battiti cardiaci e si riesce ad esporre meglio grazie alla buona respirazione.
- apertura dinamica: una buona tecnica è rompere il ghiaccio creando un impatto empatico parlando di sé, facendo battute umoristiche, facendo domande, parlando con dei partecipanti prima che inizi l’evento.
- auto dichiarazione: svelare la propria debolezza affinché esse diventino punti di forza perché il pubblico percepirà lo speaker come umano e sarà più empatico nei suoi confronti.
Le tecniche per gestire lo speech
Le tecniche per comprendere come parlare bene in pubblico (trovi qui i consigli di Massimiliano Cavallo per sapere come parlare in pubblico), utili durante tutto il discorso, che permettono di mantenere alta l’attenzione e l’orientamento verso l’interazione sono:
- far ricorso all’entusiasmo: questo non solo motiverà l’oratore e gli darà una giusta carica di adrenalina, ma influenzerà anche il pubblico in quanto l’entusiasmo è contagioso.
- usare il vissuto personale: anche questo crea empatia e simmetria comunicativa.
- chiamare per nome le persone con le quali lo speaker ha interagito prima dell’apertura oppure chiederlo durante il discorso quando l’interazione è elevata. Sentirsi chiamato per nome fa sentire l’individuo partecipe nella comunicazione in atto.
- essere camaleontici: il bravo speaker deve adattarsi allo stile di comunicazione dell’auditorium, agli interessi e alle aspettative.
- lasciare il tempo per assorbire i contenuti affinché il pubblico non sia sovrastato dalle informazioni e non dimostri impazienza o nervosismo dopo poco tempo.